Lingue

Seleziona la tua lingua

Selettore lingua dropdown

UNA STORIA TORINESE: LA LINEA 10

di Michele Bordone


La rete tranviaria di Torino, nata nel 1871 (la prima in Italia), ha subito nel corso degli anni infinite modifiche. A partire dall'unificazione delle tre società che gestivano la rete urbana, nei primi anni ‘20 del secolo scorso, si sono susseguite innumerevoli modifiche dei tracciati.

Tra le varie linee, ve ne sono alcune che, pur variando percorso, hanno conservato la stessa denominazione, passando attraverso le ristrutturazioni dei percorsi, in particolare le riforme del 1966 e 1982.

Tralasciando la linea 16 – di cui si parla in un recente libro edito dall’ATTS – esiste un'altra linea che ha resistito alle varie trasformazioni: la linea 10.

Nata nel 1912 e gestita dall'ATM dopo una delibera comunale dell'anno precedente, ben presto acquista importanza assorbendo un'altra linea che la porta a unire largo Orbassano con il Regio Parco, attraversando il centro città. Prima dell'unificazione, le tre società non potevano percorrere con i loro mezzi tratti di binario in comune, per cui l'ATM (ex SAEAI) dovette scegliere percorsi alternativi, avendo già trovato occupate le principali vie. Curioso il percorso parallelo a Via Cernaia: per unire corso Vinzaglio a piazza Solferino, i tram percorrevano Via Valfrè e Via Giannone. Ma ancora più curioso il percorso attraverso le strettissime vie medievali Quattro Marzo e Porta Palatina per raggiungere Porta Palazzo. Dalla sua apertura, il sottopasso dei Molassi viene percorso per alcuni mesi dal 10 assieme alla linea 8, per raggiungere via Priocca e via Bologna. Questo sottopasso è un fornice che permette il transito tra piazza della Repubblica e via Priocca, tuttora esistente anche se non più percorso dai binari, eliminati nel 1966.

Con la completa unificazione e la razionalizzazione delle reti, a metà anni 20 il tram 10 può finalmente transitare nelle più comode via Cernaia e via Milano, e quasi contemporaneamente scambia il percorso con la linea 8 attestandosi lungo corso Giulio Cesare alla borgata Monterosa. Vi rimane, con piccoli aggiustamenti, sino al 1982. Inoltre, la linea 10 viene prolungata dal 1950 (assorbendo la linea navetta 28) lungo corso Agnelli sino a Mirafiori, dove si attesta tuttora seppure con alcune modifiche.

Con la nuova “rete a griglia”, dal 1982 abbandona la zona di Monterosa ceduta alla linea 4 per spostare il capolinea nord in Borgo Vittoria, attraverso le stazioni Porta Susa e Dora, a coprire il percorso della soppressa linea 9.

Dal 2006, con l'avanzamento dei lavori del passante ferroviario, viene purtroppo limitata in piazza Statuto, dove effettua capolinea tuttora esercendo solamente la tratta a sud della città. Si dovranno purtroppo attendere ancora alcuni anni prima del ripristino totale della linea, in quanto i lavori in corso Grosseto per la costruzione della galleria della Torino-Ceres impediscono tuttora la riattivazione sino al capolinea di via Massari. Inoltre, in piazza Baldissera mancano ancora i binari di attraversamento che avrebbero potuto, con una più lungimirante progettazione, essere posati contemporaneamente ai lavori di copertura del passante ferroviario . Un' ultima osservazione esaminando il progetto di posa binari nella piazza si evince che le vetture dirette al deposito Venaria non avranno più la possibilità di invertire la marcia sul posto ma dovranno recarsi almeno sino al Rondò della Forca con un evidente spreco di tempo e denaro.

Questa e' la storia sintetica di una linea tranviaria longeva ma decisamente travagliata: gliela dedichiamo, auspicandole un futuro decisamente migliore!