Lingue

Seleziona la tua lingua

Selettore lingua dropdown

MANCHESTER: DEREGULATION E BANCHINE ALTE

di Roberto Cambursano

 
Manchester sorge nell’Inghilterra settentrionale; la municipalità vera e propria conta circa 550.000 abitanti, che salgono però a oltre 2.800.000 se si considera l’area metropolitana corrispondente alla contea della “Greater Manchester”.
 
L’Autorità pubblica di regolazione del trasporto è la TfGM (Transport for Greater Manchester).
Con circa 44 milioni di passeggeri/giorno, la spina dorsale del sistema di trasporto urbano e suburbano è la rete tranviaria (Manchester Metrolink), attualmente gestita da un consorzio fra le società Keolis e Amey. Ad essa si aggiunge una fitta rete di autobus, gestiti da una moltitudine di compagnie private fin dai tempi della “deregulation” degli anni Ottanta. Completa l’offerta di trasporto nell’area metropolitana una estesa rete ferroviaria locale (alcune linee non sono elettrificate) gestita da compagnie private. L’Aeroporto è servito sia da Metrolink che dalla ferrovia. Esiste un sistema tariffario integrato strutturato a zone (“Get me there”), con documenti di viaggio unici valevoli su treni, tram e autobus.
 
Il primo tram urbano di Manchester iniziò il servizio nel 1877 con la trazione a cavalli; il tram elettrico fece la sua comparsa nel 1901, e l’Azienda municipale MCT (Manchester Corporation Tramways) diede corso a una progressiva espansione della rete che toccò nel 1930 uno sviluppo massimo di 262 km (la terza nel Regno Unito). Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i filobus e gli autobus presero il sopravvento e la rete tranviaria di prima generazione fu chiusa nel 1949; l’ultimo filobus circolò nel 1966.
 
Il sistema tranviario moderno, familiarmente chiamato “Metrolink”, fu inaugurato nel 1992
Venne adottato un modello di trasporto insolito per le linee europee di nuova generazione, con una sede completamente protetta ma caratterizzata dall’assenza di tratti sotterranei e dalla presenza di banchine di fermata a livello alto anche nelle vie centrali. La scelta derivava dalla volontà di sfruttare le banchine già esistenti delle ex-stazioni nei numerosi tratti ferroviari abbandonati e riutilizzati dalla nuova rete tranviaria, ma ciò costrinse ad attrezzare anche alcuni nuovi tratti costruiti in sede stradale con banchine a livello variabile (con due zone di estremità situate a 40 cm dal piano del ferro che consentono l’accesso in vettura tramite gradini ribaltabili, raccordate mediante rampe a una zona centrale a 91,5 cm che serve per l’incarrozzamento a raso): i risultati estetici sono  molto discutibili.
La rete tranviaria è andata progressivamente estendendosi negli anni, fino a raggiungere il ragguardevole totale di 98,5 km, il che ne fa oggi la più estesa del Regno Unito nonchè l’unica rete di grandi dimensioni di quel paese (al secondo posto si classifica Sheffield con 35 km). Le linee gestite sono 9 (contraddistinte da colori anziché da numeri) e si espandono ben al di fuori dei confini comunali; la rete ha una configurazione a raggiera con molti rami esterni (in buona parte ricavati da ex-linee ferroviarie e comuni a più linee) che convergono verso il centro, dove il transito avviene in sede stradale. Un punto caratteristico si trova presso la Victoria Station, una importante stazione ferroviaria centrale dove i primi tre binari sono stati completamente separati dalla circolazione ferroviaria e dedicati al tram: la linea tranviaria vi giunge attraverso la sede di una linea ferroviaria dismessa e prosegue verso il centro in sede stradale fuoriuscendo lateralmente dal corpo della stazione. Nel 2017, allo scopo di alleviare la congestione tranviaria sull’unico arco di rete che convogliava verso il centro tutte le linee provenienti da sud, è stato aperto il “Second city crossing”, uno sdoppiamento di percorso nel tratto più centrale: rimane però in opera il restante tratto su cui transitano assieme ben sette linee, con evidenti problemi di regolarità.
 
Mentre la produzione di tram nel mondo alla fine del XX secolo era sempre più orientata sul pianale interamente ribassato per i sistemi di superficie costruiti ex-novo, Manchester costituì quindi una vistosa eccezione, ordinando per la sua rete totalmente di superficie dei veicoli a pianale totalmente alto sul modello delle Stadtbahn tedesche (le quali però nei tratti centrali dispongono di tratte sotterranee). Entrarono in servizio inizialmente 26 tram articolati a due casse e tre carrelli di tipo T68 (diventati 32 nel 1999), lunghi 29 metri e accoppiabili in multiplo, prodotti in Italia dalle ditte Breda e Firema. Nel 2009 fu la volta dei tram M5000 (appartenenti alla famiglia “Flexity Swift”) di Bombardier, lunghi 28,4 metri e marcianti in multiplo di due, che a partire dal 2014 hanno rimpiazzato completamente i precedenti tram italiani T68. Entro il 2022 la flotta raggiungerà la consistenza di 147 unità identiche.
 
A Manchester esiste anche una linea storica (“Heaton Park Tramway”), operativa dal 1980 e gestita dai volontari dell’associazione MTMS (Manchester Transport Museum Society). E’ lunga un chilometro e sfrutta un tratto di rete tranviaria dismessa (che era stato in funzione fra il 1903 e il 1934) lungo una via interna al parco municipale di Heaton, situato alla periferia nord della città e raggiungibile dal centro utilizzando le due linee tranviarie dirette a Bury (verde e arancio).
Il servizio di linea viene effettuato da marzo a novembre nelle giornate festive e al sabato. Il parco rotabile circolante attuale è composto da tre tram elettrici inglesi, di cui uno di Manchester, uno di Hull e uno di Blackpool; fanno inoltre parte della collezione museale diversi altri tram, alcuni dei quali in fase di restauro, che si possono ammirare presso il piccolo deposito/museo locale.
La MTMS possiede anche la doppia vettura articolata Breda-Firema di tipo T68 n. 1007, radiata da Metrolink nel 2014, che sarà ricoverata nel deposito di Heaton Park non appena saranno terminati i lavori di ampliamento.
 
RETE TRANVIARIA DI MANCHESTER: DATI SALIENTI
Azienda di trasporto: Metrolink (www.metrolink.co.uk)
Museo tram storici: MTMS (www.hptramway.co.uk)
Anno apertura rete di prima generazione:1877 (chiusa nel 1949)
Anno apertura rete moderna: 1992
Anno apertura linea storica attuale: 1980
Scartamento1435 mm
Alimentazione elettrica rete storica: 600 Vcc
Alimentazione elettrica rete moderna: 750 Vcc
Sviluppo rete moderna: 98,5 km
Sviluppo linea storica attuale:1 km
Numero linee rete moderna: 9
Numero veicoli in servizio rete moderna: 147 (in corso di consegna gli ultimi 27)
Numero veicoli in servizio linea storica attuale: 3 (+ vari in restauro)
 
 
IMMAGINI
fig.1 – TRAFFICO TRANVIARIO DI PRIMA GENERAZIONE / Immagine d’epoca / Una via centrale di Manchester negli anni del massimo sviluppo tranviario / 1921.
fig.2 - TRAM E BANCHINA ALTA / Foto R. Cambursano /Un tram T68 Breda-Firema in servizio nel centro di Manchester. Si noti lo sgradevole impatto estetico della fermata dotata di banchina parzialmente rialzata /2009.
fig.3 – TRAM A VICTORIA STATION /Foto R. Cambursano / Incarrozzamento a raso con banchina alta all’interno della Victoria Station / 2009.
fig.4 - VICTORIA STATION /Foto G13114-Lic.CC4.0 /Traffico di tram Bombardier M5000 all’interno della Victoria Station /2015.
fig.5 – USCITA DA VICTORIA STATION / Foto Mikey-Lic.CC2.0 /Il punto di passaggio da Victoria Station alla sede stradale / 2012.
fig.6 – FERMATA MARKET STREET /Foto N. Chadwick-Lic.CC2.0 / Fermata centrale rialzata in pieno centro in zona pedonale a Market Street /2016.
fig.7 – CAPOLINEA AEROPORTO / Foto Rept0n1x-Lic.CC2.0 / Capolinea presso l’Aeroporto di Manchester / 2016.
fig.8 - TRAM STORICI / Foto David Dixon-Lic.CC2.0 / Due tram ex-Manchester del 1914 ed ex-Blackpool del 1937 in servizio sulla linea storica di Heaton Park / 2012.