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Appassionati di tram in Torino ne esistono molti, ma per molti anni ciascuno ha coltivato i propri interessi per lo più all'interno delle mura domestiche. All'alba del nuovo millennio, la diffusione di Internet ha aperto alla possibilità di condividere con facilità le proprie passioni, come quella per i tram. Nel 2002-2003 i siti italiani a tema tranviario in pratica non esistevano, si trattava sempre di sezioni minori all'interno di siti dedicati alla ferrovia, come se il tram fosse il fratello minore (e un po' sfigato) del treno. Non deve quindi stupire come la nascita di un sito chiamato "mondotram" abbia subito riscosso successo. Il successo risiedeva essenzialmente nel suo forum che, diviso per città, permetteva di scambiare informazioni, curiosità e quant'altro sui tram della propria realtà. 
La rete che si era sviluppata tra i partecipanti torinesi aveva, in breve, portato alla volontà di proseguire gli interessanti discorsi a tema tranviario, dalla piazza virtuale quale era il forum, alla realtà. I primi incontri si sono svolti spesso in un ameno locale sito non distante dalla cittadella, da cui prendeva il nome ("Bar della cittadella": il nome può essere citato senza peccare di pubblicità "occulta" in quanto l'attività ha purtroppo cessato di esistere nel 2006). Durante questi incontri, oltre a scambiare interessante materiale, si faceva sempre più forte la voce che voleva passare dalle parole ai fatti. Era sotto gli occhi di tutti come GTT, per quanto attenta agli aspetti storici, da sola non avrebbe mai salvato tutti i tram che, invece, gli appassionati avrebbero volentieri ancora visto correre sui binari. 
A questo punto entra in gioco la fortuna: una persona del gruppo, per motivi lavorativi, era entrato in contatto con due dirigenti GTT, di cui uno molto appassionato, ai quali stava a cuore la sorte dei tram di Torino. L'unione fa la forza e le idee che inizialmente sembravano solo dei sogni irrealizzabili, prendono pian piano una forma più reale. Resta solo il problema di come portare avanti i progetti: da un lato l'azienda non può investire ma neppure i privati, da soli, sarebbero in grado di coprire i costi, anche solo di trasporto di un unico tram. Dopo lunghe discussioni si decide di puntare tutto sulla formazione di un'associazione. Seguono così lunghe discussioni su quale impronta dare all'associazione, quali obiettivi porsi, chi coinvolgere e come... Una sera, il gruppo, che nel frattempo si è attestato a 10 componenti, si è riunito negli uffici di via Manin ed ha delineato lo statuto della futura associazione. Manca poco per l'ufficializzazione... l'appuntamento dal notaio è fissato per il 21 dicembre e per il gruppo "storico", quello del 2005 è un Natale con un regalo in più. Il resto, come recita il detto, è storia...