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IL TRAM AL FEMMINILE

INTERVISTA A UNA MANOVRATRICE DI TRAM STORICO
di Marcela F. Luque

 

La storia ebbe inizio nel lontano 2007 quando la cameriera di un bar della città balneare di Mar del Plata, a sud della provincia di Buenos Aires ebbe il suo primo incontro con un tram: “un giorno alzai lo sguardo e mi trovai davanti questo tram portoghese appena acquisito per recuperare la memoria dei tram di Mar del Plata, scomparsi cinquanta anni prima”. Essendole sempre piaciute “le cose antiche e ferroviarie” iniziò a partecipare alle corse del tram storico e imparò anche a guidarlo. La storia di quella cameriera di poco più di 20 anni che guidava il tram portoghese per le strade di Camet (Mar del Plata) arrivò a conoscenza della Asociaciòn Amigos del Tranvìa de Buenos Aires (AAT) i cui membri decisero di farle visita.

Così offrirono il loro sostegno al progetto tranviario, “all’epoca -racconta- vi erano pochissimi collaboratori al progetto del tram storico di Mar del Plata e il sostenere il progetto era diventato una impresa ardua.” Fu il Presidente della Asociaciòn Amigos del Tranvìa de Buenos Aires, Aquilio Podestà, a coinvolgerla per frequentare i corsi di formazione per ottenere l’abilitazione alla guida dei tram storici della associazione. “Mi recavo a Buenos Aires alcuni weekend e oltre a lavorare in officina imparavo a guidare le diverse vetture del parco tranviario della Asociaciòn.” Fu così che conobbe Pablo, uno dei formatori ed il suo attuale compagno.

Oggi Guadalupe ha 46 anni, cinque figli, vive a Buenos Aires e di lavoro fa la consulente in gestione culturale, alimentare e ambientale. È una delle tante donne che collaborano con la AAT ma è la sola a ricoprire la mansione di motorwoman (il termine utilizzato in Argentina per fare riferimento alle oramai numerose manovratrici/conduttrici di tram). Ricopre tutt’ora diversi ruoli presso la AAT: da quello di motorwoman a quello di accompagnatrice e nel tempo libero continua anche a lavorare in officina. Anche i suoi figli più piccoli, di 10 e 12 anni partecipano alla vita dell’associazione. “Al momento in tutta la Argentina vi sono delle donne che guidano il Metrotram (Mendoza) e furono anche numerose le manovratrici di filobus nella città di Còrdoba. Anche la metropolitana di Buenos Aires annovera delle manovratrici donne ma quando io ho iniziato a guidare, nel 2007 ero un po’ la pecora nera: ero l’unica donna a guidare un tram!”

I tempi sono cambiati e per fortuna oggi Guadalupe non è la sola donna a collaborare con la AAT e nemmeno l’unica ad aver frequentato dei corsi di formazione per imparare a guidare un tram: “ma rimango comunque l’unica ad avere la patente che l’abilita a svolgere mansioni di motorwoman esclusivamente nelle vetture storiche della AAT.” Non essendovi un servizio tranviario attivo nella città di Buenos Aires la AAT eroga dei corsi di formazione per l’ottenimento della patente abilitante alla guida dei tram storici della AAT.

“Tante sono state le donne che hanno fatto storia nei 46 anni della AAT -ricorda Guadalupe- e di tutte loro ricordo in modo speciale Olga Fernàndez Arroyo che è stata un po’ la mamma dell’associazione. Molti dei traguardi raggiunti le dobbiamo a lei, al suo sforzo, al suo coinvolgimento. Era una che non accettava mai un NO per risposta”. Olga ad oggi non c’è più e Guadalupe si ritiene una di quelle fortunate che insieme alle altre colleghe donne sono riuscite a renderle omaggio mentre era ancora in vita e tutt’ora la ritengono il guardiano dei tram.

Guadalupe si sorprende che non sia ancora esaurita la discussione delle donne come lavoratrici nei trasporti metropolitani: “siamo tutte uguali e chiunque con le proprie capacità può imparare a guidare. Sono convinta che il ruolo della donna in quanto lavoratrice tranviaria abbia molto a che fare con la guida, che è uguale e forse anche più efficiente di quella maschile. Per quale motivo allora continuare a pensare che sia un mestiere di un solo orientamento o genere?”. E Guadalupe va oltre “Tutti al mondo abbiamo le potenzialità di imparare un mestiere e nel caso non fossimo bravi non è di certo dovuto a una questione di genere. Credo che la discussione della donna discriminata sia una cosa obsoleta. Mi auguro che presto parleremo di capacità e abilità e non di genere oppure di orientamento sessuale.”

La Asociación Amigos del Tranvía de Buenos Aires (AAT)

La Asocación Amigos del Tranvía è un ente civile senza scopo di lucro fondato il 16 luglio del 1976 che svolge una serie di attività culturali e ricreative volte a diffondere al pubblico l'importanza storica ed i pregi attuali del tram. La loro iniziativa più importante è quella del Tram Storico di Buenos Aires, un museo vivente di tram restaurati che dal 1980 opera tutti i fine settimana nel quartiere di Caballito, offrendo delle corse gratuite lungo un percorso di 2 km dei quasi 900 che hanno caratterizzato la rete tranviaria di questa città nel suo miglior momento.

Oltre alla conservazione, alla restaurazione e alle numerose conferenze sul passato, presente e futuro del tram la Asocación Amigos del Tranvía gestisce la Biblioteca Popolare "Federico Lacroze", centro di documentazione che conta con una sezione specializzata nel trasporto urbano, con approfondite informazioni sugli aspetti storici e tecnologici dei mezzi di trasporto.

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