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La Città di Axtratta è un plastico realizzato da Aldo Gigli, compianto presidente di Arcamodellismo. Il plastico rappresenta una piccola città circondata da una linea tranviaria e in cui si trovano numerosi edifici di varie epoche, dalle rovine romane fino alle strutture più moderne. Alla scomparsa del suo creatore, l'opera viene donata nel 2015 dalla famiglia ad Arcamodellismo che in virtù del gemellaggio e del tema del plastico, lo consegna ad Atts. I soci modellisti di Atts si prendono cura del plastico, restaurandolo, revisionandolo e rimettendolo in funzione dopo anni di fermo. Sul plastico possono girare tram analogici che captano la corrente esclusivamente dai binari.

Ma cos'è Axtratta? La descriviamo con le parole del suo realizzatore, Aldo Gigli: si tratta di una città-museo di fantasia, materializzazione di un'idea, più che la riproduzione di una realtà, dedicato alla storia del tram elettrico, dove circolano modelli di tram storici di epoche e nazionalità diverse, americani, austriaci, tedeschi e italiani, nell'aspetto dal 1900 al 1960. Il diorama rappresenta quindi una città ambientata nei primi anni '60 del '900. Anche i veicoli statici sono molto eterogenei, spaziando dagli anni '10 agli anni '70. Da destra verso sinistra del diorama (vista lato pubblico) sono riprodotti:

  • un capolinea tranviario
  • una zona archeologica dedicata alla romanità
  • il palazzo del Comune con adiacente arco della pace
  • il borgo vecchio con la piazza del mercato
  • il giardino della cultura
  • i nuovi quartieri
  • la chiesa di San Rocco
  • il giardino dei bimbi
  • il palazzo della Regione con stemma e formelle in rilievo
  • il palazzo Viotti, ad angolo con portici
  • il palazzo prefettizio (il stile "littorio" in quanto ex casa del Fascio)
  • il monumento ad Arnaldo Pocher

 

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La topografia di Axtratta è ad assi ortogonali, simile alla città di Torino.

Cosa rappresentano i monumenti.

Giardino - piazza della cultura è dedicata ai due filoni principali dell'espressione culturale: l'umanismo con il monumento ai poeti Goethe e Schiller, la scienza con la fontana del mondo rappresentata da simboli quali la terra (la sfera), l'universo (l'ellisse), la natura (l'acqua e i cavalli) e l'umanità futura (i due bambini).

Monumento ad Arnaldo Pocher, maetro modellista: il monolito trasparente rappresenta il genio, la punta da trapano il lavoro mentre l'ingranaggio, la ruota e le bielle sono espressione dell'opera realizzata.

Fontana ARCA: rappresenta in modo surreale il simbolo storico dell'ARCA, una vela, una ruota e un baleno. E' l'essenza stessa dell'associazione, un insieme di persone (i fiori meccanici) unite dalla stessa passione per il modellismo.

Tutti i manufatti, ad esclusione dei lampioni illuminabili, dei pali tranviari, dei binari e del monumento ai poeti, sono stati auto-costruiti. I corsi e le vie sono dedicate a persone scomparse ma note in ambito modellistico, quali: Arnaldo Pocher, Enrico Milan, il socio ARCA Mario Castaldi, Erminio Mscherpa, Francesco Ogliari, Giovanni Cornolò, oltre ai realizzatori delle prime tranvie, come ad esempio Werner von Siemens, Frank Sprague e Mario Urbinati, l'ingegnere inventore della famosa articolazione.