In occasione di Archivissima - La Notte degli Archivi 2025 siamo andati a cercare i #futuri immaginati nei nostri archivi. Approfittiamo dell'occasione e raccontiamo dei lavori ai binari di via Roma del 1927.
Il 14 novembre alle ore 22, il Servizio Tecnico Municipale di Torino, inizia la rimozione dei prismi di pietra di uno dei binari e dell’interbinario di via Roma. Dopo sette ore di lavoro il binario è completamente libero del lastricato. Toccherà ora il turno alle rotaie che saranno rimosse anch’esse. Era l’anno 1927 e l’ATM rinnovava i binari di via Roma sin da Piazza Castello a Piazza San Carlo.
“In altra località un rinnovo simile non avrebbe presentato nulla di particolare e si sarebbe eseguito senza interruzione del servizio tranviario, come uno dei lavori più correnti, richiedendo circa un mese di lavoro,” si legge nell’articolo Il rinnovo dei binari in via Roma della rivista dell’Azienda Tranvie Municipali di Torino del mese di dicembre 1927. “Non si poteva pensare però -prosegue- a tenere sossopra la principale via della città per tanto tempo.” Vennero quindi presi accordi con il Civico Servizio Tecnico dei LL. PP. cui spettava il compito di eseguire il rifacimento del lastricato nel più breve tempo possibile.
Realizzata per volontà del duca Carlo Emanuele di Savoia, Contrada Nuova fu aperta nel secolo XVI e divenne ben presto uno dei principali snodi di Torino. A parte il fatto di aver mutato il nome in quello di via Roma nel 1871, negli anni ’20 del Novecento, presentava ancora la stessa larghezza sin dal giorno della sua apertura: 10 metri.
Tuttavia, era ora attraversata da due linee tranviarie, vi erano sei cinematografi e una innumerevole quantità di bancarelle ai lati della via, senza contare i numerosi negozi. Era divenuta una via altamente trafficata, persino disordinata. In più, la mancanza di sottofondo in alcuni tratti del percorso tranviario aveva agevolato il cedimento dei binari insieme a quello del lastricato, arrivava in alcuni punti persino fino al marciapiede.
La necessità di un rinnovo si rendeva impellente e fu responsabilità dell’ATM prendere dei provvedimenti per garantire la celerità dei lavori. La circolazione di tutti i veicoli fu sospesa e, durante la fase di esecuzione, si lavorò con squadre alternate di giorno e di notte.
“Nei pressi di via Roma, - dà conto la rivista ATM nella rubrica I Nostri Lavori - furono stabiliti in diversi punti dei depositi di tutti i materiali occorrenti sia per la posa del binario, sia al per il rifacimento del lastricato. Intanto, nei magazzini Municipali alcune squadre di scalpellini preparavano già tagliate di misura le pietre da sostituire a quelle inservibili.”
Fu inoltre deciso di adottare un tipo di rotaia più alto di quello in uso presso l’Azienda Tranviaria Municipale, allo scopo di poter reimpiegare la massima parte dei prismi di pietra senza dover ricorrere “al vecchio armamento delle rotaie su tasselli, che aveva dato pessime prove di stabilità.”
Dal punto di vista tecnico, il centro di Torino fu scenario di una vera e propria esposizione di tecnologia: tutti i mezzi meccanici furono messi a disposizione per affrettare la conclusione dei lavori. Mentre in Piazza Castello la curvatrice elettrica preparava le rotaie curvate occorrenti allo sbocco di Via Roma in Piazza Castello, il motocompressore supportava le squadre di armatori. Fu persino impiantata una ferrovia Decauville per trasportare più velocemente il materiale di scavo in un senso e della ghiaia occorrente nell’altro.
“A mezzogiorno del 16 novembre una parte del binario è già ultimata ed immediatamente il Servizio Tecnico inizia il ripristino del lastricato: il giorno seguente alla stessa ora è ultimato tutto un binario.” Quella stessa sera, il Servizio Tecnico inizia la rimozione del lastricato del secondo binario per ripristinarlo pochi giorni dopo: “la sera del 19 i due binari sono completamente rinnovati.”
Il servizio tranviario fu ripreso il giorno 21 novembre per lasciare al Servizio Tecnico libero di lavorare al ripristino senza i continui passaggi delle vetture tranviarie.
Sotto gli sguardi curiosi dei passanti e incastonati tra le tende da sole dai negozi di via Roma come si vede dalle fotografie, gli operai dell’Azienda Tranvie Municipali di Torino seguirono il calendario con esattezza. Malgrado le continue piogge e alcuni imprevisti incontrati nell’esecuzione dei lavori, questi furono terminati con qualche anticipo. Difatti il giorno 26, era nuovamente consentito il transito normale a tutti i veicoli. L’interruzione del servizio tranviario su via Roma durò solo sei giorni mentre fu di undici per tutti gli altri veicoli.
Durante i lavori, fu accertato che il cedimento del lastricato, dei binari e di parte dei marciapiedi, era stato una conseguenza dello sprofondamento di un canale della fognatura bianca.
Meno di tre anni dopo, via Roma sarebbe stata sconvolta ancora una volta per la costruzione di una sottovia tranviaria che non sarebbe mai stata utilizzata se non come centro fiere tra il 1936 ed il 1946 e che sarebbe divenuta, nel 1995, l’attuale parcheggio sotterraneo.
FONTI:
- Rivista Azienda Tranvie Municipali di Torino, rubrica “I nostri lavori”, Il rinnovo dei binari in via Roma, anno II, n. 6, dicembre 1927.
- Museo Torino, Torino Reti e Trasporti - Strade, veicoli e uomini dall’Antico regime all’Età contemporanea; Paola Sereno, 2009.
- Museo Torino, Via Roma nuova, https://www.museotorino.it/view/s/ca16bee2be9d4d6b984b39919adaeab6
- Atlante di Torino, Referendum per via Roma: https://www.atlanteditorino.it/approfondimenti/ReferendumViaRoma.html.
- Torino Storia, Quando il parcheggio sotterraneo di via Roma era Centro Fiere, 2015: https://torinostoria.com/quando-il-parcheggio-sotto-via-roma-era-centro-fiere/.