TRANVàI 2.0 - SETTEMBRE 2022

CAMPIONATO EUROPEO DEI TRANVIERI E 150 ANNI DEL TRAM A LIPSIA

di Mario Positello

Non solo a Torino si festeggiano i 150 anni del tram. Anche alcune grandi reti tedesche hanno raggiunto quest'anno, questo importante traguardo.
In particolare a Lipsia (Leipzig in tedesco) la celebrazione per i 150 anni, è avvenuta in contempoaranea  con la manifestazione internazionale "Tram-EM" (European TramDriver Championship), il campionato europeo dei tranvieri, giunta alla sua nona edizione. Il 22 maggio, squadre di 2 tranvieri ciascuna, appartenenti a diverse aziende di trasporto europee si sono sfidate attraverso alcune vere e proprie gare di abilità con il tram. Il campionato, ovviamente di invenzione tedesca, si svolge ogni anno in una diversa città, ed ha visto ques'anno la partecipazione di 25 squadre, di cui l'Italia era rappresentata da Firenze. Valentina Danesi e Luigi Matino hanno chiuso al 14° posto, mentre la vittoria è andata ad Hannover cha ha preceduto Lione e Berlino.
Da segnalare la presenza di Melbourne, con l'Australia che partecipava per la prima volta, un po' sulla falsa riga degli European Vision Song Contest.  
Le gare in totale erano 6, svolte su 2 turni, per la quale veniva assegnato sia un punteggio che valutato il tempo impiegato e consistevano in:
- frenare in un determinato punto in fermata;
- Posizionare manualemente vicino a un binario in curva, una sagoma, appena al di fuori della fascia di ingombro del tram, in modo tale che questi non la toccasse ma ci passase il più possibile vicino;
- Frenare a 30 km/h entro un certo punto;
- Arrestare il tram entro un cento posizione tramite la frenatura d'emergenza attraverso il dispositivo vigilante, senza intervenire sui normali comandi freni;
- "Billiardo" con il tram che spinge delicatamente una stecca da billiardo e in base a dove si ferma la biglia viene assegnato un punteggio;
- "Tram bowling" con il tram che spinge una enorme palla che colpisce dei birilli;

Data la presenza di tranvieri "forestieri" sono state utilizzate 3 vetture moderne del parco della LVB, più "familiari" da guidare rispetto ai Tatra con inseritore a pedali.

Teatro della manifestazione è stata la caratteristica Augustusplatz, uno dei principali nodi tranviari della città, dove circa 50.000 persone si sono alternate nel corso dell'evento, durato l'intera giornata. Qui di seguito alcune foto dell'evento, gentilmente concesse da Paul Schmidt dal sito l.nv-info.

IMMAGINI
fig.1 Foto Paul Schmidt/ La vettura modello NGT8 a 3 casse, numero 1124, tenta uno strike....
fig.2 Foto Paul Schmidt/ Arresto a velocità di 30 km/h del Tramino NGT10.
fig.3 Foto Paul Schmidt/ Il Leoliner NGT6 colpisce la stecca da biliardo.
fig.4 Foto Paul Schmidt/ Premiazione: Hannover trionfa e vince la dodicesima edizione del tram EM.
 
Video integrale della manifestazione su Youtube:
 
 
Terminate la gare, il giorno dopo, domenica 23 maggio, sono entrati in scena i tram storici per la celebrazione vera e propria dei150 anni (la prima linea fu aperta il 18 maggio del 1872).
A causa della interruzione dovuta al rinnovo dei binari sulla Kurt-Schumacher straße, che rappresenta il collegamento diretto tra il museo di Wittenberger Straße e la zona centrale della città, la parata è avvenuta su un breve percorso ad anello, attiguo allo stesso museo, che dal 2019 ospita una delle più grandi collezioni di vetture d'epoca a livello mondiale.
Il percorso breve ha infatti permesso di far uscire tutte le vetture restaurate del museo (comprese alcuni mezzi statici trainati) per un totale di 36 mezzi storici più le 6 vetture più moderne del parco della LVB, che si sono avvicendate nel corso della manifestazione, durata tutto il pomeriggio.
 
 
IMMAGINI
fig.1 Foto MP/ Panoramica esterna del deposito/museo di Wittenberger Straße. Questo impianto dismesso dal servizio commerciale nel 2017, da maggio 2019 ospita la collezione dei tram storici di Lipsia, in precedenza ospitata nel piccolo deposito di Möckern.
fig.2 Foto MP/ Vettura Typ 15 n. 179 + rimorchio Typ 54 n. 103, rispettivamente risalenti al 1900 e 1896.
fig.3 Foto MP/ Vettura Typ 10 308 del 1896. Sullo sfondo il Tatra T4D-M1 n. 2126 è in manovra per la movimentazione di alcune vetture statiche.
fig.4 Foto MP/ Tram di servizio "Arbeitswagen" 5060, dotata di piattaforma sollevabile per interventi sulla linea aerea, è pronta a partecipare alla festa con il suo piccolo ma particolare convoglio composto da un carro gru e un sollevatore caricato su un carro/carrello.
fig.5 Foto MP/ Vettura tipo "Pullman" n. 1464 con rimorchio. Tra le vetture più caratteristiche di Lipsia, dominarono la scena, assieme ai Tatra, fino alla metà degli anni '80. Si trattava di vetture a due assi del 1925, ricostruite con una nuova cassa alla fine degli anni '60.
fig.6 Foto MP/ Non potevano mancare i Tatra nelle varie versioni e relativi rimorchi. Qui con la coppia 1602+520 entrambe del 1969 e restaurate nelle condizioni originali nel 1996.
fig.7 Foto MP/ Il "Tatra Coupé" o forse il "Tatra Targa"? Nel 1996, in occasione dei festeggiamenti dei 100 anni, del primo tram elettrico, la vettura 1600 fu trasformata in questa singolare configurazione per servizi turistici.
fig.8 Foto MP/ Altro Tatra speciale, "Der Gläserne Leipziger" anche questo per tour turistici, con finestrini panoramici, climatizzatore, livrea specifica e altre modifiche.
fig.9 Foto MP/ Classico convoglio Tatra composto da due motrici e un rimorchio. La seconda motrice anche se con pantografo abbassato, è comunque attiva, alimentata tramite un contatto sul gancio che permette il passaggio dei 600 V. La veletta "Markkleeberg West" non è casuale, in quanto ricorda il vecchio percorso meridionale della linea 9, soppresso nel novembre del 2015 e che era caratterizzato dalla presenza di un passaggio a livello con incrocio tra tram e binario delle ferrovie tedesche DB.
fig. 10 Foto Paul Schmidt/ Seppur ancora non colpletati i restauri, anche la motrice a carrelli 1043 e rimorchio, hanno fatto la loro comparsa, trainati da un Tatra, che è stato poi per qualche minuto sganciato per permettere la visione completa al pubblico e ai fotografi.
 
Altre foto dell'evento su:
 
 
 
 
 

RITROVARE UN VECCHIO COMPAGNO
di Luca Giannitti 

 

Ci sono oggetti che utilizziamo o vediamo quotidianamente, magari talmente diffusi che non ci passa per la mente che potrebbe arrivare il giorno in cui scompaiono. Un caso emblematico è quello della prima generazione di obliteratrici a bordo dei veicoli, prima bus e poi tram, in servizio a Torino. Detta così, ben pochi sapranno di cosa si parla (e bisogna avere almeno 35 anni circa per potersele ricordare), ma se queste obliteratrici venissero descritte come "quelle macchinette che tagliavano un quadratino del biglietto", sicuramente sarebbero in tanti a ricordarle meglio. La loro dismissione è avvenuta nei primi anni Novanta, anni luce prima della nascita di Atts e praticamente tutti gli esemplari sono finiti nel ferrovecchio. Non è escluso che qualche appassionato sia riuscito a recuperarne qualcuna dai veicoli in demolizione, tuttavia nessun pezzo risulta noto. Nel vecchio deposito Regina Margherita, a bordo di un tram, era stata recuperata una carcassa incompleta (parzialmente ricostruita senza però alcuna documentazione precisa) successivamente esposta nel museo di Sassi. Per lunghi anni si è ritenuto quel ritrovamento il massimo che la sorte avesse riservato, purtroppo tutto il resto era andato perso. Nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe mai immaginato che una quindicina di anni dopo sarebbe avvenuto il miracolo: su segnalazione di un addetto del magazzino complessivi dell'officina centrale Gtt sono riemersi ben 4 vecchie obliteratrici! Quasi 30 anni dopo la loro dismissione, nei magazzini erano presenti ancora degli esemplari! Atts ha quindi preso contatto con i responsabili affinché i pezzi in questione potessero essere acquisiti dall'associazione e, ottenute tutte le autorizzazioni, il magazziniere ha potuto finalmente liberare prezioso spazio, consegnando ad Atts le vecchie obliteratrici, due delle quali ancora funzionanti! Le condizioni dei quattro reperti erano piuttosto precarie, necessitavano di un restauro estetico, ma erano completi. Sorpresa nella sorpresa, esaminando le carcasse delle obliteratrici se ne sono trovate due ancora dotate del foro dove era alloggiato l'orologio della primissima versione! Per questo motivo si è optato per un restauro in tre esemplari, mentre il quarto è stato ricostruito nella versione antecedente dotata di orologio. In soccorso a questi interventi sono arrivate le informazioni trovate nel Centro di Documentazione Gtt che nel frattempo era stato dato in gestione all'associazione: grazie a tutto questo materiale è stato possibile procedere alla ricostruzione dell'obliteratrice RCS Pandozy (questo il suo nome!) quando ancora era dotata di orologio ed era colorata in rosso e grigio. Solo nei primi anni Ottanta, con l'arrivo della versione "semplificata" l'orologio fu rimosso e tutta l'obliteratrice venne dipinta in arancione, lo stesso arancione utilizzato dai veicoli privati del bigliettaio. Uno degli esemplari restaurati in arancione è ora esposto nel rinnovato museo di Sassi mentre l'obliteratrice ricostruita con l'originale orologio è conservata ed esposta nella sede Atts di Ponte Mosca. Come questi esemplari siano sopravvissuti allo smaltimento è ancora un mistero, tuttavia era destino che a distanza di tanti anni si potesse ritrovare un vecchio compagno di innumerevoli viaggi.

Immagine 1: il fascicolo RCS del centro di documentazione Gtt
Immagini 2-3: immagini dell'obliteratrice Pandozy presente nel fasciscolo del centro di documentazione
Immagine 4: le quattro vecchie obliteratrici nel giorno del loro recupero
Immagine 5: una obliteratrice nello stato arancione
Immagini 6-7-8: fasi di restauro dell'obliteratrice nello stato originario, come da fascicolo RCS