TRANVàI 2.0 - FEBBRAIO 2023

Aggiornamenti sul restauro del tram 614
di Davide Fenoglio

 

Su Tranvai di gennaio 2022 avevamo scritto del progetto di recupero del tram 614. Ora vi aggiorniamo sulle modifiche al progetto intervenute nel corso dello scorso anno e concretizzatesi con il trasferimento del tram lo scorso 16 gennaio. 

Inizialmente si era pensato di lavorare ad un progetto di “Tram di quartiere” coinvolgendo la Casa del Quartiere “Cecchi Point” di via Antonio Cecchi a Torino, ma nel corso del 2022 questo luogo è diventato non più disponibile perché oggetto di un cantiere. Perciò si è individuato un altro spazio presso Cascina Falchera, che è un bene della Città di Torino concesso al Consorzio Kairos sino al 2040 con l’obiettivo di valorizzarne la vocazione educativa e trasformarlo in un hub di Innovazione sociale. Il 16 gennaio 2023 il tram è stato traferito dal deposito di Collegno al Cortile di Cascina Falchera in strada Cuorgnè 209, dove sarà oggetto in un primo tempo di restauro solo estetico grazie al contributo di FONDAZIONE CRT. Il restauro sarà a cura di ATTS ma le maestranze sono gestite dal Consorzio Kairos Torino coinvolgendo il progetto di falegnameria sociale (RE)Made of wood: un falegname professionista seguirà il lavoro pratico di restauro svolto da donne fragili al fine di un loro reinserimento lavorativo.

Il trasferimento è stato documentato con questo video.

L'intervento di restauro è realizzato grazie al contributo di Fondazione CRT   CRT Logo sito

IN TRAM SULL'ALTOPIANO: LA RITTNERBAHN

di Roberto Cambursano

 
La tranvia elettrica del Renon (in tedesco Rittnerbahn) è oggi una linea interurbana ad aderenza naturale e ad andamento quasi pianeggiante che collega le località dell’Assunta (Maria Himmelfahrt) e di Collalbo (Klobenstein) sull’altopiano del Renon (Ritten), situato ad una altitudine di circa 1200 metri in posizione dominante sulla conca di Bolzano. L’attuale tracciato, lungo 6,6 km, è solo la parte superiore dell’originario e ben più lungo percorso che partiva dalla città di Bolzano e che fu realizzato a scopo essenzialmente turistico.
L’inaugurazione della Rittnerbahn avvenne il 13 agosto 1907, quando Bolzano e il Sud-Tirolo erano sotto la sovranità austriaca. La linea si sviluppava a binario unico per un totale di 11,7 km fra Bolzano e Collalbo e aveva scartamento metrico, comune a quello della rete tranviaria cittadina. Il binario partiva dalla centrale Piazza Walther e toccava la stazione ferroviaria; dopo la stazione di Bolzano-Renon (dove era situato il deposito-officina) iniziava una tratta attrezzata con cremagliera Strub lunga 4099 metri su una pendenza massima del 25,5% e con un dislivello di 910 metri, provvista di un piccolo tratto di binario di raddoppio per l’incrocio dei convogli a metà percorso, che terminava alla stazione dell’Assunta; da qui si proseguiva in aderenza naturale fino a Collalbo. L’intero percorso era coperto in circa 80 minuti. L’alimentazione elettrica era in corrente continua alla tensione di 750 Volt (attualmente 800 Volt).
Come per l’altra tranvia a cremagliera realizzata nello stesso periodo nell’altra parte d’Italia allora austriaca, la Trieste-Opicina, la trazione sulla tratta più ripida era coadiuvata da appositi veicoli “spintori” a cremagliera che, appoggiati all’estremità di valle dei tram, li spingevano in salita o li trattenevano in discesa ad una velocità di 7 km/ora. Questi erano provvisti di due ruote dentate motrici centrali e di due assi che, a differenza di quelli di Trieste, erano collegati con bielle agli assi dotati di ruote dentate e permettevano quindi di procedere anche su binari sprovvisti di cremagliera. Le motrici tranviarie normali, che percorrevano l’intera linea, erano tutte ad aderenza naturale e bidirezionali e potevano essere accoppiate a un rimorchio (sempre collocato a monte sul tratto più ripido).
Il parco rotabile comprendeva quattro spintori a cremagliera lunghi 4,7 metri costruiti in Svizzera dalla SLM con equipaggiamento elettrico AEG (numerati da L1 a L4), quattro motrici tranviarie fornite dall’austriaca Grazer Waggonfabrik (di cui due a carrelli n. 1 e 2 e due a due assi n. 11 e 12), una ulteriore motrice a carrelli (n. 105) costruita dalle ditte ceca NWG e svizzera Alioth e rilevata nel 1937 dalla defunta ferrovia Dermulo-Mendola, due rimorchiate passeggeri e sei carri merci.
Nonostante l’affluenza di passeggeri si fosse sempre mantenuta su buoni livelli (a parte le parentesi delle due guerre mondiali), un grave incidente avvenuto il 3 dicembre 1964 (con 4 morti e 30 feriti) e le precarie condizioni di manutenzione dei veicoli e degli impianti accelerarono la chiusura della tratta inferiore della linea (quella includente la sezione a cremagliera), avvenuta il 15 luglio 1966. Il giorno seguente entrò in funzione la nuova funivia fra Bolzano con Soprabolzano (Oberbozen, oggi fermata intermedia della tratta superstite superiore), che impiegava 12 minuti a fronte dei 48 prima necessari alla tranvia.
La tratta a cremagliera fu utilizzata ancora sporadicamente per il trasporto merci fino all’estate del 1967 e poi smantellata. Successivamente, anche la sopravvivenza della tratta superiore cominciò a essere messa in discussione, anche perché negli anni Settanta era stata completata e aperta al traffico automobilistico la nuova moderna strada carrozzabile da Bolzano a Collalbo. Fortunatamente però, la mobilitazione della popolazione locale riuscì a scongiurare questa eventualità e a fare avviare nel 1984 dei radicali lavori di ammodernamento della linea; furono immessi in servizio nel 1992 due convogli tranviari acquistati di seconda mano dalla tranvia tedesca Esslingen-Denkendorf (presso Stoccarda) che permisero di escludere quasi totalmente dal servizio ordinario il vecchio materiale rotabile: si trattava di due motrici (denominate TW12 e 13) e due rimorchiate (denominate BW36 e 37) monocassa a due carrelli risalenti al 1958 e fabbricati dalla Maschinenfabrik Esslingen.
A partire dal 2009, parallelamente all’entrata in funzione di una nuova grande cabinovia fra Bolzano e Soprabolzano in sostituzione della funivia, il servizio della tranvia fu decisamente potenziato con l’introduzione del cadenzamento di 30 minuti fra Soprabolzano e Collalbo, con la progressiva immissione in servizio di tre convogli più capienti acquistati anche questa volta usati dalla tranvia svizzera San Gallo-Trogen: numerati 21, 23 e 24 e costruiti nel 1975/77 dalle ditte svizzere SWP e BBC, sono tre motrici monocassa a due carrelli permanentemente accoppiate ad altrettante rimorchiate simili.
L’odierna tranvia del Renon fa parte della rete di trasporto integrato dell’Alto Adige e la sua gestione è passata nel 2021 alla società pubblica provinciale STA (Sűdtiroler Transportstrukturen AG, proprietaria dell’infrastruttura). Il servizio è svolto continuativamente dalle 6 alle 23 sulla tratta fra Soprabolzano e Collalbo, che comprende 7 fermate intermedie tra cui quella di Stella (Lichtenstern) dove avviene l’incrocio dei convogli a metà percorso; sulla tratta iniziale fra Maria Assunta e Soprabolzano si effettuano invece solo cinque coppie di corse giornaliere. A Soprabolzano è situata la direzione di esercizio con il deposito/officina principale, mentre a Collalbo c’è un deposito minore e all’Assunta una piccolissima rimessa.
Una particolarità è data dalla notevole consistenza del parco rotabile storico ancora conservato in ordine di marcia. Spiccano anzitutto quelle più antiche con la cassa a listelli di legno, i fanali circolari e la presa di corrente ad archetto: le due motrici a due assi 11 e 12 del 1907, la motrice a carrelli n. 2 del 1908 e la motrice a carrelli n. 105 del 1910, ma è stata conservata anche la motrice a carrelli TW12 del 1958, oltre ad alcuni carri di servizio. Fra tutte, la motrice n.2 è la più usata e fa servizio di linea saltuariamente su due coppie di corse mattutine, in periodi di scarso affollamento.
 
 
IMMAGINI
fig.1 Cartolina d'epoca / Un convoglio composto da spintore a cremagliera e motrice a due assi / Anni 1910.
fig.2 Cartolina d'epoca /Panorama di Bolzano con la valle dell’Isarco ripreso dal tratto a cremagliera della Rittnerbahn /1907.
fig.3 Foto J.H. Manara /Motrici tranviarie della Rittnerbahn in sosta sul piazzale della stazione di Bolzano /1965.
fig.4 Foto R, Cambursano / La motrice storica a carrelli (“n. 2” costruita nel 1908 dalla Grazer Waggonfabrik) in sosta alla stazione di Soprabolzano / 2021.
fig.5 Foto R, Cambursano / Il deposito-officina di Soprabolzano / 2021.
fig.6 Foto R, Cambursano / Convoglio in partenza per Collalbo alla stazione di Soprabolzano, accanto alla motrice storica / 2021.
fig.7 Foto R, Cambursano / L’incantevole altopiano del Renon attraversato dalla linea tranviaria / 2021.
fig.8 Foto R, Cambursano / Incrocio di convogli alla fermata intermedia di Lichtenstern/ 2021.
fig.9 Foto R, Cambursano / Convoglio in partenza per Soprabolzano alla stazione di Collalbo / 2021.
fig.10 Immagine tratta da brochure turistica / Tracciato schematico della linea: in rosso puntinato è evidenziato il tratto a cremagliera abbandonato e sostituito dalla funivia.