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STREETCAR E LRT NEGLI USA

di Giovanni Zampa


Spesso si pensa che negli Stati Uniti i servizi pubblici di trasporto siano poco significativi e che, per quanto ci interessa più da vicino, il trasporto su rotaia sia praticamente nullo o quasi. Molti ricordano i famosi “cable car” di San Francisco; in ambienti più ristretti si conosce anche la linea F,  sempre di San Francisco, cui si è aggiunta la linea E gestita anch’essa con materiali storici, ma c’è stato un revival del trasporto urbano su rotaia interessante da approfondire. In assoluto siamo sui livelli francesi (in percentuale, ovviamente, no!), ma comunque è uno sviluppo significativo a cui ha partecipato anche l’Italia. Da queste considerazioni sono escluse le reti metropolitane.

Attualmente ci sono 40 città o territori che hanno impianti di questo tipo divisi tra tram (“streetcar”, “trolley”) urbani e interurbani, LRT urbani e interurbani, linee storiche (heritage streetcar) e 1 linea di tram-treno. In molti casi le nuove linee riutilizzano tracciati ferroviari abbandonati.
Per quanto riguarda i rotabili mancano le lunghe vetture all’europea, ma ci sono vetture a 1 sola cassa oppure a 2/3 casse eventualmente accoppiate e anche tram diesel. I costruttori sono i più vari, dal Giappone all’Italia per finire con gli spagnoli e i cechi.
Storicamente 6 città hanno sempre mantenuto un impianto su rotaia pur riducendolo negli anni, a partire da New Orleans e la linea a cavalli del 1835, per continuare con San Francisco e i suoi cable car del 1878, Boston dal 1897, Filadelfia con linee urbane e interurbane dal 1906, Cleveland dal 1913 e Newark dal 1935. Gli impianti originali erano sia urbani che interurbani.
La rinascita è iniziata nel 1980 da San Francisco sotto forma di una rete LRT.
Ampliando lo sguardo sul Nord America in generale, bisogna aggiungere il Canada, dove 4 città sono dotate di TPL su rotaia, e il Messico con 2 città. Tra l’altro la città di Toronto ha una rete di tram che funziona ininterrottamente dal 1861.
Tra queste bisogna contare che 5 hanno solo un “Heritage streetcar” in servizio ordinario con vetture effettivamente storiche o ricostruzioni moderne e 4 hanno impianti di “Heritage streetcar” oltre a reti moderne; tra queste la famosissima San Francisco, oltre a Boston, Filadelfia e Dallas. Queste linee sono gestite con vetture originali. La nascita delle “Heritage streetcar” è sempre stata una “rinascita” soprattutto a scopi turistici anche se bisogna notare alcuni esempi di chiusure soprattutto a causa di modifiche urbanistiche.
Per rimanere nell’ambito dei casi rari, bisogna citare anche 3 linee gestite con rotabili diesel (i GTW Stadler e Desiro Siemens) di cui una di tram-treno.
Per quanto riguarda le lunghezze, si va dai 2,6 km a Tacoma, nello stato di Washington ai 110 km di Filadelfia fino ai 150 km della rete LRT di Dallas, mentre per i passeggeri trasportati annualmente si va dai 158.000 del tram (non LRT) sempre di Dallas ai 51,5 milioni dei tram di San Francisco ai 68 milioni della LRT di Los Angeles.
A parte le reti delle città, bisogna aggiungere le realtà in ambito museale oppure no, nelle quali sono in servizio percorsi dedicati con vetture storiche originali.
Nei miei 3 viaggi negli USA ho utilizzato una dozzina di reti tramviarie e di LRT… (a seguire, la prossima puntata)

foto1: PCC della linea F di San Francisco.
foto2: vettura della rete urbana di Filadelfia.
foto3: vettura ad una cassa delle linee interurbane di Filadelfia.
foto4: vettura articolata della rete LRT del New Jersey nella stazione ferroviaria di Hoboken di fronte a New York oltre l’Hudson.
foto5: convoglio della linea LRT di Seattle nei pressi dell’aeroporto.
foto6: tram-treno diesel GTW in New Jersey.
foto7: armamento pesante della rete LRT di Pittsburgh con un convoglio in doppia
foto8: vettura panoramica a gradinate in esercizio nel Museo dei Trasporti su rotaia di Montrel.
foto9: vettura storica in servizio turistico ad Astoria alla foce del Columbia sul Pacifico. E’ dotata di carrello generatore in quanto il binario ferroviario non è elettrificato.